Alcol, tabacco e droghe illegali nell’epoca del coronavirus

In base a un’indagine condotta presso un campione rappresentativo di 2000 persone in Svizzera, la quantità di alcolici consumata è diminuita del 7,7%, e il consumo episodico a rischio del 17%.
Tuttavia, determinati fattori (genitori di figli piccoli, diminuzioni salariali, paura del contagio) hanno favorito un aumento dei consumi per “coping”, ossia come risposta a situazioni stressanti e difficili da gestire

In collaborazione con Unisanté, Dipendenze Svizzera ha studiato l’evoluzione del consumo di tabacco tra le fumatrici adulte e i fumatori adulti prima, durante e dopo il lockdown parziale e i relativi fattori socioeconomici, sanitari e demografici. Durante il lockdown parziale, il 4,6% delle consumatrici e dei consumatori ha smesso di fumare, il 17,3% ha tentato di farlo, il 15,1% ha fumato di più e l’8,2% ha fumato meno. La maggior parte delle persone che hanno smesso di fumare è riuscita nell’intento senza aiuti esterni

In collaborazione con altre istituzioni, Dipendenze Svizzera ha cercato di raccogliere i dati disponibili e di informare sull’impatto della situazione eccezionale venutasi a creare con il lockdown parziale del marzo 2020. I risultati evidenziano che, malgrado gli ostacoli imprevisti, i rifornimenti al mercato della droga non si sono interrotti e dunque anche il consumo è proseguito.